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PUNZONI DELL'ARGENTO ITALIANO
DALL'UNITA' D'ITALIA AI GIORNI NOSTRI
Questa è una breve storia
illustrata dell'evoluzione del sistema di punzonatura
dell'argento in Italia, dall'unità ai giorni nostri
La documentazione riguardo a questo periodo è
estremamente limitata e di difficile reperibilità.
Lo scopo che ci si prefigge è pertanto quello di offrire
un'introduzione ad un più approfondito studio di questo
periodo poco conosciuto.
Nel 1870, con il raggiungimento dell'unità dell'Italia,
venne introdotto un unico sistema di punzonatura
dell'argento abbandonando i vari sistemi in uso negli
Stati preunitari.
La Legge 2 maggio 1872 ha peraltro liberalizzato la
lavorazione dell'argento, introducendo solo un sistema
di punzonatura facoltativa per la verifica del titolo
dell'argento.
punzoni (legge 2 Maggio 1872)
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punzonatura facoltativa, argento
950/1000
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punzonatura facoltativa, argento 900/1000 |
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punzonatura facoltativa, argento
800/1000
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Gli
argentieri italiani molto raramente
sottoponevano i propri pezzi alla verifica e
punzonatura ufficiale
Solitamente l'argento aveva solo il punzone
'800' (titolo dell'argento 800/1000) e, qualche
volta, anche il punzone personale
dell'argentiere.
Essendo un punzone non ufficiale non c'era
alcuna uniformità nella forma del punzone '800'
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'800'
con contorno ovale e sigla VM
(probabilmente le iniziali del
produttore)
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'800'senza
contorno
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'800' senza
contorno accompagnato dal punzone
dell'argentiere
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'800' senza
contorno
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La
legge 5 febbraio 1934 n. 305 ha disposto
l'uso di un contrassegno uniforme per
l'identificazione dell'argentiere.
Il nuovo punzone identificativo consisteva
in una losanga contente:
- un numero:corrispondente al numero
identificativo del produttore
- il fascio littorio: simbolo del fascismo
- due lettere: indicanti la sigla della
provincia
La losanga era accompagnata da un altro
punzone ovale contenente il titolo
dell'argento espresso in millesimi.
punzoni (legge 5 Febbraio 1934 n. 305)
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'800' e
losanga con i dati identificativi
del fabbricante
in sequenza: numero / fascio /
provincia
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losanga e
fascio littorio
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titolo '800
in un contorno ovale
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Il Decreto Legislativo Luogotenenziale
26 Ottobre 1944 n. 313 ha disposto
l'eliminazione del fascio littorio dalla
losanga.
Nell'impossibilità di disporre
immeditamente dei nuovi marchi per un
certo periodo si sono utilizzati i
vecchi punzoni, obliterando il fascio
littorio. Nel periodo 1944/1946, sempre
per l'indisponibilità del nuovi punzoni,
sono stati anche usati in via
provvisoria altri marchi non ufficiali.
punzoni (Decreto Legislativo 26
Ottobre 1944 n. 313)
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losanga
senza fascio littorio
numero / provincia
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La Legge 30 gennaio 1968 n. 46 e il
successivo D.P.R. 30 Dicembre 1970
n. 1496 hanno introdotto nuovi
punzoni per la bollatura dei metalli
preziosi. Il punzone dell'argento è
tato modificato introducendone uno
di forma poligonale, mantenendo il
numero del fabbricante e la sigla
della provincia, ed aggiungendo
sulla sinistra la stella della
Repubblica Italiana..
I titoli previsti dalle nuove norme
sono 925, 835 e 800 per mille,
inscrivendo la cifra in un contorno
ovale.
Questo sistema è tutt'ora in vigore
punzoni (Legge 30 Gennaio 1968
n. 46 e D.P.R. 30 Dicembre 1970 n.
1496 )
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poligono con 'stella'
stella / numero / provincia
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titolo dell'argento in un
contorno ovale
'800'
'925'
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Il Decreto Legislativo 22 Maggio
1999, n. 251 ha introdotto una
nuova disciplina per la
punzonatura degli oggetti
fabbricati con metalli preziosi
ed appesantiti al loro interno
da resina o mastice.
Il nuovo punzone consiste in una
R (abbreviazione di Riempito)
all'interno di un contorno
quadrato, unitamente ai numeri
corrispondenti alla quantità di
metallo prezioso contenuto
dall'oggetto.
punzoni (Decreto
Legislativo 22 Maggio 1999, n.
251)
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questo è un oggetto
in resina o mastice
ricoperto da 3 a 5
grammi argento 925
(marchio 3 ÷ 5)
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Qui sotto vengono riportate in
estratto le norme che
discliplinano la materia
(Articolo 39 del Regolamento
recante norme per l'applicazione
del Decreto Legislativo 22
Maggio 1999, n. 251)
a) negli oggetti
parzialmente o totalmente
rivestiti in lamina di
metallo prezioso, e'
consentito l'uso di mastice
per fissare la lamina al suo
supporto, a condizione che
la densita' del mastice non
sia superiore a 2,5 g/cm 3 e
che la sua percentuale in
peso non superi il 25% del
peso totale dell'oggetto, e
che sia incisa l'indicazione
"R" racchiusa in un
quadrato, accompagnata dalla
indicazione del peso del
metallo, in grammi e decimi
di grammo, seguita dal
simbolo "g" per i
rivestimenti in platino,
palladio ed oro, e alle
condizioni di cui alla
successiva lettera c) per i
rivestimenti in argento; |
a) In the objects partially
or totally coated with a
sheet of precious metal, the
use of putty is allowed to
fix the thin sheet to its
support, on condition that
the density of the putty is
not more than 2,5 g/cubic
cm. and that its percentage
in weight does not exceed
25% of the total weight of
the object, and that it is
marked with an "R" in a
square accompanied by the
metal's weight in grams and
tenths of gram, followed by
the symbol "g" for the
coverings in platinum,
palladio and gold, and
adheres to the conditions
illustrated at letter c) for
the coverings in silver;
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b) nei piedi o basamenti
di vasi, candelabri, coppe
ed oggetti affini, che per
praticita' di uso sono
rinforzati ed appesantiti,
e' ammessa la introduzione
di un riempimento metallico,
a condizione che questo sia
applicato in maniera da
poter essere smontato e che
risulti totalmente visibile
o che, se ricoperto con
piastre o coperchi metallici
o non metallici, tale
copertura sia fissata in
modo da poter essere, anche
essa, agevolmente smontata.
Su ogni parte di metallo
comune, ivi comprese le
piastre di copertura, deve
essere impressa
l'indicazione "metallo"
ovvero il nome specifico del
metallo o della lega
impiegati. Nel caso in cui
la piastra di copertura sia
in metallo prezioso, essa
reca il marchio di
identificazione,
l'indicazione del titolo, il
termine "riempito", nonche'
il peso del metallo fino
espresso in grammi seguito
dalla lettera "g" della
piastra stessa; |
b) In the feet or bases
of pots, candelabra, cups
and similar objects weighted
or strengthened, is admitted
the use of a metallic
filling up, to condition
that this is applied in
manner to be able to be
dismantled and fully visible
or, if covered with metallic
or non metallic lids, such
covering is fixed so as to
be easily dismantled. Every
part of non precious metal,
included the covering lids,
will be marked with the
generic indication "metal"
or the specific name of the
metal or of the league used.
When the covering is in
precious metal it is marked
with its specific mark, the
title, the word riempito (filled)
and its weight in grams
followed from the letter
"g";
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c) nei manici dei
coltelli e' ammesso il
riempimento con sostanze non
metalliche senza pregiudizio
dei limiti di densita', ed
e' consentito altresi' che
la lama sia fissata al
manico con saldatura in
metallo non prezioso a
condizione che in ogni
manico sia inciso il termine
"riempito" o
facoltativamente
l'indicazione "R" racchiusa
in un quadrato, accompagnata
dalla indicazione del peso
della lega di metallo
prezioso, in grammi e decimi
di grammo, seguita dal
simbolo "g". Nei manici in
argento, nei quali il peso
del metallo prezioso e'
inferiore o uguale a 50
grammi, detto peso pero'
puo' essere espresso
anziche' col suo valore
effettivo, in maniera
approssimata, facendo
seguire la lettera "R"
(riempito) da una delle
seguenti notazioni: due
cifre, separate dal simbolo
"÷" seguite dalla lettera
"g", nelle quali le cifre
rappresentano, in grammi, i
valori minimo e massimo
entro i quali il peso stesso
deve intendersi contenuto:
1÷2, 2÷3, 3÷5, 5÷7, 7÷10,
10÷13, 13÷16, 16÷20, 20÷25,
25÷30, 30÷35, 35÷40, 40÷45,
45÷50.
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c) In the handles of the
knives is admitted the
filling with not metallic
substances without limits of
its density, and is allowed
to fix the blade with
welding in non-precious
metal to condition that the
handle bears the word
riempito or the mark "R"
within a square and the
indication of the weight of
the precious metal (in grams
and tenths of gram) followed
by the symbol "g". In the
silver handles with a weight
of precious metal inferior
or equal to 50 grams the
weight may be expressed in
approximate manner, using
the "R" followed by two
figures, separated from the
symbol "÷" and the letter
"g", in which the figures
represent, in grams, the
minimum and maximum weight
of the precious metal: 1÷2,
2÷3, 3÷5, 5÷7, 7÷10, 10÷13,
13÷16, 16÷20, 20÷25, 25÷30,
30÷35, 35÷40, 40÷45, 45÷50.
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Giorgio Busetto - © 2005 -
www.silvercollection.it
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